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Folgore Sambuceto, appropriazione indebita: condanna di primo grado per l’ex presidente Serraiocco

Vincenzo Serraiocco, ex presidente della Folgore Sambuceto, squadra di calcio che ai tempi ai quali si riferiscono i fatti militava nel campionato regionale di Promozione, è stato condannato in primo grado dal tribunale ordinario di Chieti per appropriazione indebita a 4 mesi di reclusione (beneficiati), 300 euro di multa, al pagamento delle spese processuali, al risarcimento dei danni cagionati alla parte civile, da liquidarsi in separato giudizio (con una eventuale causa civile), e alla refusione in favore sempre della parte civile, delle spese di costituzione e difesa, per un totale di 1.500 euro.

Serraiocco, ex assessore del Comune di Pescara ed ex candidato sindaco, attuale sponsor del Delfino Pescara e fino al mese scorso alla guida del Giulianova Calcio, è stato condannato per un fatto risalente al periodo 2009-2010 quando ricoprì il ruolo di presidente dell’associazione sportiva dilettantistica Folgore Sambuceto che disputava il campionato di calcio di Promozione.
A Serraiocco veniva contestato il reato di appropriazione indebita, in qualità di presidente pro tempore della Folgore Sambuceto, di una somma totale di 113.780 euro di proprietà della Folgore.

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Serraiocco, nelle tre stagioni sportive dal 2008 al 2011 oltre a essere presidente è stato anche tenutario delle scritture contabili tramite il suo studio professionale di commercialista e aveva, insieme al suo vice (assolto perché il fatto non sussiste), la delega a operare sul conto corrente bancario dell’associazione.

Come si legge nelle motivazioni della sentenza, in base all’accusa Serraiocco, a fronte di cospicui accrediti sul conto corrente dell’associazione degli incassi derivanti dall’attività commerciale di sponsorizzazione si occupava in prima persona di effettuare i prelievi degli stessi, anche tramite carta di credito. Secondo la difesa, curata dall’avvocato Claudio Croce, le somme prelevate erano destinate a coprire le spese di gestione per le trasferte della squadra e i rimborsi dei calciatori, allenatori, fisioterapisti ma anche per i pernottamenti e il canone di locazione per l’utilizzo del campo sportivo comunale.

Nel corso del dibattimento però non è stato possibile acquisire la prova certa dell’effettiva consistenza di danni patrimoniali e non conseguenti al reato, tanto meno è stata possibile un’esatta quantificazione degli stessi nei confronti della Folgore.

L’avvocato Croce, che valuta molto strana la sentenza, fa sapere che è già pronto un ricorso in appello che sarà presentato nei prossimi giorni e che sono tranquilli, sia lui che Serraiocc che nell’appello la posizione di Serraiocco sarà chiarita visto che non c’è nessuna prova testimoniale che possa provare le spese effettuate.