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Cepagatti, la Capitaneria sequestra una fossa biologica

Un’altra fossa settica/Imhoff in località Vallemare di Cepagatti è stata posta sotto sequestro dal personale della Capitaneria di porto di Pescara perché dalla fossa, tramite una conduttura non autorizzata, i reflui fognari non adeguatamente depurati defluivano direttamente nelle acque del torrente Nora, affluente del fiume Pescara.

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fossa biologica sequestrata vallemare cepagatti (3)

Lo sversamento determinava un grave inquinamento microbiologico delle acque. Non a caso è stata rilevata una elevatissima carica batteriologica dei reflui campionati. Il valore dell’escherichia coli è risultato pari a 4 milioni e 400mila Ufc/100 ml a fronte di un limite stabilito dalla legge di 5mila.

L’impianto non veniva svuotato dal mese di maggio 2014. Dopo l’esecuzione delle verifiche sono stati iscritti nel registro degli indagati i responsabili tecnici dell’ente gestore dell’impianto, per i reati di attività di gestione di rifiuti non autorizzata, getto pericoloso di cose e inquinamento ambientale.

Negli ultimi giorni gli uomini della Capitaneria di porto-Guardia costiera hanno anche individuato, in località Santa Teresa di Spoltore, due diverse condotte di acque nere che, per mancanza di un breve tratto di collegamento con la linea fognaria principale di adduzione al depuratore di Pescara, scaricavano i reflui nel fiume Pescara. Nello specifico, sia nel primo caso, accertato all’incrocio tra via Mare Adriatico e via Tordino, che nel secondo, riscontrato nelle vicinanze di uno stabilimento industriale, i reflui non depurati finivano dentro fossi di acque meteoriche provenienti dalle aree collinari limitrofe, confluendo successivamente nel fiume Pescara.

In ambedue le circostanze, quanto scoperto ha determinato l’attivazione del soggetto gestore delle linee fognarie che ha già provveduto, attraverso i dovuti lavori, a realizzare quanto necessario allo scopo che le acque nere fossero immediatamente convogliate sulle linee di adduzione al depuratore di Pescara.

Inoltre, la scorsa settimana, nella zona industriale di Pescara, dove sono stati già rilevati notevoli superamenti dei previsti parametri microbiologici, è stata condotta, in collaborazione con la polizia provinciale, una vasta operazione di polizia ambientale in occasione della quale, con l’impiego di 20 militari, è stata sottoposta a controllo la gestione dei rifiuti/scarichi di venti attività commerciali/industriali, riscontrando l’anomala presenza di numerosi insediamenti non ancora collegati alle condotte fognarie della zona, che accumulano le acque nere in fosse settiche/Imhoff, quasi sempre non svuotate da lungo tempo.