Vivevano in condizioni igienico–sanitarie pessime, in un’area sovraffollata e sommersa letteralmente dalla melma: questa la situazione riscontrata dai carabinieri del Nas di Pescara durante alcuni controlli sugli allevamenti abruzzesi.
La situazione è stata riscontrata nella provincia di Pescara anche se, come avvenuto anche nei casi precedenti, il Nucleo antisofisticazione e sanità non ha fornito indicazioni relative all’identità dell’allevamento.
I militari e i veterinari dell’Asl, all’interno della struttura sottoposta a controllo, avrebbero rinvenuto un’area sovraffollata con ben 500 suini all’interno, i quali vivevano praticamente nella melma in seguito a una nebulizzazione effettuata dall’allevatore (per sopperire al caldo).
Alcuni dei maiali erano inoltre deceduti negli scorsi giorni. Alla luce di ciò, un forte olezzo si sarebbe diffuso anche nelle vicine abitazioni civili.
Gli ispettori, vista la situazione, hanno concesso sei giorni di tempo all’allevatore per ridurre drasticamente il sovraffollamento e trasferire ad altri siti parte dei capi, e per ripristinare le condizioni igieniche dei locali riscontrati inadeguati e difformi alla normativa che regola il benessere animale.
